Sport, la chiave per riattivare il nostro benessere

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Sport, la chiave per riattivare il nostro benessere
04/07/2022

Con l’arrivo della bella stagione viene voglia di riattivare il nostro corpo, far fiorire le nostre energie e tornare in forma: non tanto per affrontare la prova costume, ma per migliorare la nostra salute e affrontare meglio il caldo e le opportunità che l’estate ci offre. Lo sport all’aria aperta può aiutarci in questo, così come seguire una buona dieta e uno stile di vita sano ed equilibrato.

Finalmente è arrivata l’estate e con lei il caldo, che a molti piace ma che può anche far danni, soprattutto alle persone anziane e a chi non è in buona forma fisica o presenta delle patologie. A rischiare però sono anche tutti coloro che non sono abituati a vivere o lavorare all’aperto, in condizioni mutevoli e senza ripari né climatizzazione.

Oltre ai rischi correlati al calore e all’esposizione al sole, tuttavia, uno dei pericoli che più facilmente corriamo durante l’estate è legato alla nostra voglia di fare cose che durante l’inverno non possiamo permetterci, ma che talvolta il nostro fisico non è preparato ad affrontare: lunghe passeggiate o escursioni, bagni al mare o ai laghi, gite in bici e altre attività che ovviamente non pretendiamo di svolgere a livello professionale o agonistico, ma che richiedono un minimo di preparazione fisica e psicologica.

Quali che siano le nostre passioni, la chiave per ottenere il benessere che quelle attività possono regalarci è una soltanto: riattivare il nostro corpo e rimetterlo in forma, non soltanto per poter indossare costumi da bagno e vestiti alla moda, ma soprattutto per poterci permettere di fare quello che ci va senza rischiare di farci male o di avere incidenti o problemi di salute.

Ma perché lo sport è così importante per il benessere del nostro corpo e della nostra mente? Spesso, al riguardo, è citato a sproposito un grande classico del poeta romano Giovenale, che nella sua satira decima sembra ammonire i lettori che solo in un corpo sano ci può essere una mente altrettanto sana: “mens sana in corpore sano”. In realtà Giovenale contrappone invece questi valori a quelli materialistici, invitando le persone a pregare gli dei di rimanere in salute fisica e mentale, anziché di far soldi a palate.

Lo stesso vale per noi, a distanza di duemila anni ma con gli stessi problemi e aspirazioni. La salute è infatti democratica, anche se la sua cura lo è molto meno. Essere benestanti o ricchi può certamente offrire molte opportunità in più, ma sulla cura del corpo è difficile barare: per tenerlo in perfetta forma serve impegnarsi, faticare, sudare.

Ma perché lo sport è così importante per la nostra salute?

Chi fa un minimo di attività fisica sa perfettamente quanto essa contribuisca al benessere e a quell’indefinibile “sentirsi bene” che tutti costantemente ricerchiamo. Lo sport, infatti, ha ricadute importanti sia sul fisico che sulla mente.

Facendo sport alleniamo e rafforziamo muscoli e articolazioni, prevenendo il rischio di disturbi e patologie e rendendo il corpo più tonico, elastico e in grado di superare la fatica, previene e riduce l’osteoporosi ed è utile per mitigare eventuali traumi, infortuni e “acciacchi” di vario genere, spesso addirittura prevenendoli. Oltre a questo, grazie all’attività fisica aumentiamo la capacità e l’elasticità del nostro apparato respiratorio e alleniamo il cuore a sostenere gli sforzi, prevenendo i disturbi legati alla pressione arteriosa e prendendoci cura del nostro sistema circolatorio, favorendo anche la rigenerazione delle cellule cerebrali, che dipende anche da una buona attività circolatoria.

L’attività sportiva, inoltre, contribuisce a ottimizzare il metabolismo, equilibrando il rapporto tra la massa grassa e la massa magra, permettendoci anche di gestire meglio lo stimolo della fame e tenendo sotto controllo i parametri ematochimici.

Tutto questo contribuisce ad evitare patologie che negli ultimi decenni stanno affliggendo moltissime persone, nelle nazioni più ricche e opulente: obesità, diabete, ipercolesterolemia, ipertensione, e molte malattie del sistema cardiocircolatorio. Tra queste spicca purtroppo l’infarto, che ad oggi è una delle più frequenti cause di morte nei cosiddetti paesi avanzati, ma anche le ischemie cerebrali e l’Alzheimer.

Se tutto questo non bastasse, lo sport è anche un potentissimo alleato della nostra serenità e del nostro umore. Mentre ci alleniamo o giochiamo, il nostro organismo rilascia due importanti neuromediatori: l’acetilcolina e le endorfine, che alcuni addirittura definiscono “ormoni della felicità” e che ci aiutano a sopportare fatica e dolore, regalandoci sensazioni di benessere e positività, riducendo al tempo stesso i sintomi di ansia, stress e depressione. Inoltre ci aiuta a scaricare le tensioni, la rabbia e le frustrazioni, ci aiuta a gestire la competitività e a renderla più sana e sostenibile, ci allena al rispetto delle persone e delle regole, incentiva la disciplina e favorisce stili di vita ordinati spesso allontana da tabacco, alcool, etc. 

In un mondo che parla sempre più spesso di resilienza, lo sport è dunque alla base di quella antifragilità che il filosofo libanese Nassim Nicholas Taleb descrive come la capacità di evolvere, di migliorare e di adattarsi ai cambiamenti e alle difficoltà facendoli propri ed elaborandoli, anziché semplicemente proteggersi da essi.

Chi fa sport esce dal proprio guscio e abbandona la campana di vetro delle comodità artefatte sotto cui molto spesso la vita ci relega, affrontando rischi e sfide e sporcandosi le mani in prima persona, per avere in cambio benefici e opportunità che la vita sedentaria ci inibisce.

Niente di diverso da quanto accade al nostro sistema immunitario, che lo sport rafforza e sostiene. Per funzionare correttamente, esso ha bisogno di esporsi, di sperimentare, di correre qualche rischio per essere preparato a reagire in modo efficace. Il suo obiettivo non è quello di ridurre al minimo il dolore e la sofferenza, ma fare in modo che questi servano a gestire e superare le malattie e a ritornare a vivere appieno dopo alcune ore o giorni di convalescenza, che servono per “studiare il nemico” e per guarire.

Allo stesso modo, la pratica sportiva non è dunque un’attività che toglie tempo ed energie ai nostri impegni, ma un generatore di benessere e di salute che non dobbiamo mai sottovalutare, perché ci allena alla vita e ci permette di affrontarla nella migliore forma fisica e mentale possibile. 

Fare sport fa bene al corpo, alla mente e allo spirito, rafforza l’autostima, aiuta ad aprirsi a nuovi scenari e a socializzare ed è il modo più naturale che abbiamo per entrare in sintonia con noi stessi, scoprendo i nostri limiti, le nostre paure, i nostri punti di forza e di debolezza. Lo sport è un investimento sul nostro futuro e chi non ne fa rischia di dilapidare l’immenso capitale che ogni essere vivente rappresenta.

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